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domenica 20 giugno 2010

Trapianto rene con nuova tecnica a Roma


Medoto mininvasivo al Bambin Gesu', padre donatore vivente


E' stato realizzato a Roma, su una bambina toscana, il primo trapianto pediatrico di rene da donatore vivente con la tecnica "hand-assisted". Il donatore e' il padre. Tale procedura, spiega l'ospedale Pediatrico Bambino Gesu' che ha ospitato l'intervento, e' caratterizzata da una minima invasivita', con evidenti vantaggi per il donatore di rene, quali la brevita' della degenza, l'assenza di dolore postoperatorio e l'assoluta sicurezza.

Apnea notturna causa 20% incidenti auto


Fra i sintomi sonnolenza diurna che porta anche a colpi sonno

Fino al 20% degli incidenti stradali potrebbe essere dovuto all'apnea notturna, patologia dovuta a un'alterazione delle vie respiratorie. Il dato e' emerso a Fiuggi, al simposio sulla 'Sindrome delle apnee ostruttive del Sonno'. Uno dei principali sintomi, spiegano gli esperti, e' la sonnolenza diurna, che puo' condurre nel tempo a disturbi dell'attenzione, deficit cognitivi, scarsa capacita' di concentrazione e colpi di sonno che possono rivelarsi letali quando si e' alla guida.

Tumore colon: fa piu' vittime dell'Aids


30.000 nuovi casi ogni anno, con una mortalita' che sfiora 50%


Servono piu' energia e gioco di squadra per battere il tumore del colon-retto, malattia in continuo aumento che fa piu' vittime dell'Aids.

In Italia, spiegano Emanuele Lezoche e Marcello Paci della Sapienza la tendenza all'aumento dei nuovi casi e' confermata: 30.000 nuovi casi ogni anno, con una mortalita' che sfiora il 50%. Il cancro del colon-retto per l'uomo e' per frequenza al secondo posto (dopo il tumore della prostata) nei Paesi occidentali, mentre nella donna segue il tumore al seno.

mercoledì 16 giugno 2010

Una bistecca contro l'invecchiamento


Per l'elevato valore nutrizionale a confronto con altre carni

La bistecca del 'Gigante bianco', la Chianina Igp, ha un elevato valore nutrizionale e un effetto antiossidante.Sono alcune delle caratteristiche secondo uno studio presentato ad Arezzo, che ha evidenziato come una bistecca Fiorentina puo' contribuire al miglioramento della salute dell'uomo, per l'elevato valore nutrizionale, per la composizione in acidi grassi a lunga catena della serie w6 ed w3, specialmente a confronto con carni di animali a rapido accrescimento.

Il cammello arabo ha 57% geni dell'uomo


Decodificato il dna da una equipe congiunta arabo-cinese

Decodificato il genoma del cammello arabo e dallo studio emerge che ha in comune con gli essere umani il 57% dei geni. Lo studio e' di un'equipe di ricerca cino-saudita del King Abdulaziz city for science and technology (Kacst) e dal Beijing genomics institute. I nuovi dati raccolti saranno utilizzati fin da subito per ricostruire, tra l'altro, i percorsi metabolici della produzione del latte del mammifero, che risulta essere particolarmente nutriente.

Psicologo, no pc a bimbi sotto 9 anni


Per esperto danneggia lo sviluppo cerebrale

Usare un pc troppo presto minaccia lo sviluppo cerebrale dei bambini: lo afferma Aric Sigman, noto psicologo britannico. Il medico afferma che tutte le tecnologie per l'insegnamento che usano uno schermo dovrebbero essere vietate sotto i 9 anni, e che questi dovrebbero 'prima imparare a conoscere il mondo reale'. Per Sigman, della Royal Society of Medicine, le linee guida del governo, che prevedono contatti col pc a 2 anni, sono 'un'avventura a spese del cervello dei bimbi.

Donna dopo tumore puo' avere figli


Nuova tecnica permette di conservare oociti e tessuto ovarico

Una donna in eta' fertile affetta da tumore non solo ha possibilita' di sopravvivere: grazie al freddo ha anche quella di avere figli.

Lo permettono tecniche come la conservazione degli oociti o il congelamento del tessuto ovarico. Ma la paziente deve esserne informata prima di sottoporsi a cure che, in genere, generano infertilita' irreversibile. Nel mondo sono nati piu' di mille bimbi da oociti congelati, tredici da tessuto ovarico. E' quanto afferma il presidente della proFert.

Microchip sottopelle per vivere 120 anni


Lo afferma don Luigi Verze' che realizzera' centro longevita'


Per sperare di vivere a lungo, anche 120 anni, si potra' andare in giro con un microchip che segnala la comparsa di qualsiasi anomalia. Anche l'anomalia di una sola cellula cancerogena. A quel punto, in qualsiasi parte del mondo si trovi, il paziente verra' avvertito e curato. Parola di don Luigi Verze', al quale oggi il governatore Luca Zaia ha confermato l'impegno della Regione Veneto per la realizzazione a Lavagno (Verona) di 'Quo Vadis', il centro di ricerca nel campo della longevita'.

giovedì 10 giugno 2010

Funziona su scimmie vaccino anti-ebola


Ricerca condotta negli Stati Uniti. Primo passo per vaccino uomo

Funziona sulle scimmie il primo vaccino terapeutico contro la febbre emorragica Ebola. E' un primo passo per sviluppare un vaccino sull'uomo La ricerca riguarda la varieta' Zaire del virus Ebola ed e' stata condotta negli Stati Uniti da Thomas Geisbert, dell'universita' di Boston. Il vaccino ha utilizzato frammenti di Rna a interferenza, ossia piccole porzioni di materiale genetico che colpiscono una delle proteine che permettono al virus Ebola di moltiplicarsi e diffondere l'infezione.

Scoperta nuova cura contro la malaria


Il metodo blocca l'infezione all'origine


Gli scienziati dell'Istituto di ricerca Walter and Eliza Hall di Melbourne hanno individuato una nuova arma per combattere la malaria.Hanno scoperto che una molecola contenuta nell'eparina blocca all'origine l'infezione. I farmaci correnti contro la malaria agiscono contrastando lo sviluppo del parassita nei globuli rossi. Il nuovo metodo invece impedisce al parassita di entrare nelle cellule, privandolo del rifugio che usa per moltiplicarsi mentre si nasconde dalle difese dell'organismo.

martedì 8 giugno 2010

Tumori: si ricostruisce storia mutazioni


Nuovo obiettivo della ricerca contro il cancro

Ricostruire le mille 'facce molecolari' che un tumore assume mentre cresce e reagisce alle cure, accumulando mutazioni. E' una delle nuove sfide nella lotta contro il cancro, confermata dal congresso della Societa' Usa di Oncologia Clinica (Asco) a Chicago. 'Questo e' il primo congresso di oncologia nel quale questa strategia sta dando frutti e permette di immaginare un futuro sostenibile per i servizi sanitari', ha detto Pier Franco Conte, dell'universita' di Modena e RE.

Sanita': cresce il diabete tra giovani


Colpisce figli di immigrati e volano costi sanitari per curarlo

Aumenta il diabete tra i giovani in Italia e insieme crescono i costi: la malattia continua a colpire sempre piu' i figli di immigrati. In un caso su 10 sono ragazzi che hanno assunto stili di vita occidentali, riporta lo studio RIDI. Negli ultimi 20 anni le nuove diagnosi sono passate da 9 a 14 casi ogni 100mila abitanti, +3% annuo. Ogni due giorni 1 bimbo si ammala di diabete tipo 1 e l'aumento della spesa e' legato a malattie associate e costo dei test per controllare l'iperglicemia.

Sangue sintetico, un passo verso l'uomo bionico


Dagli Usa la notizia di globuli rossi ricreati in laboratorio

Arriva il sangue del futuro. Come in un film di fantascienza, un gruppo di ricercatori americani dell'Università di Santa Barbara in California e dell'Università del Michigan ha annunciato la creazione in laboratorio di alcune cellule che riprodurrebbero le caratteristiche dei globuli rossi umani.
La conseguenza è un sangue sintetico in grado di trasportare ossigeno, principi attivi e coloranti di contrasto per consentire analisi radiografiche.
Proprio sul principale compito dei globuli rossi, vale a dire la “movimentazione” dell'ossigeno nell'organismo, si concentra la scoperta degli scienziati statunitensi, che hanno pubblicato i risultati ottenuti sulla prestigiosa rivista PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences.
Le cellule sintetiche sembrerebbero in grado di mantenere la propria capacità di trasportare ossigeno anche a distanza di giorni, secondo i test effettuati in laboratorio. Per creare i succedanei dei globuli rossi, i ricercatori hanno utilizzato particelle di forma sferica costituite da materiale biodegradabile e assolutamente atossico che prende il nome di acido co-glicoide polilattico.
Un altro processo chimico ha portato alla consueta forma a ciambella dei globuli rossi. Una volta assicurata la funzionalità della struttura esterna, gli scienziati hanno pensato al suo rivestimento con emoglobina e altre proteine, la cui presenza ha consentito alla nuova cellula di legarsi all'ossigeno. L'obiettivo dei ricercatori è quello di fornire ai medici globuli rossi artificiali in grado di trasportare farmaci rilasciandoli in maniera graduale e controllata oppure distribuire sostanze di contrasto che porterebbero vicino alla perfezione una serie di analisi come ad esempio la risonanza magnetica.
Come e più di altri casi, la prudenza è d'obbligo: non è infatti la prima volta che gli scienziati tentano di replicare in laboratorio le caratteristiche del sangue, ottenendo in principio qualche successo subito smentito tuttavia dai primi tentativi di sperimentazione. Occorrerà perciò una buona dose di pazienza prima che l'intuizione degli scienziati statunitensi si trasformi in applicazione pratica.

lunedì 7 giugno 2010

Allergie alimentari, boom tra più piccoli



Shock anafilattici da cibo aumentati di 7 volte in 10 anni, soprattutto a scuola

Crescono le allergie alimentari, soprattutto fra i più piccoli, e le crisi anafilattiche una volta su tre esplodono fra i banchi di scuola dove solo raramente il personale è addestrato a gestire l'emergenza. Sono oltre mezzo milione gli under 18 allergici ai cibi e 270mila i bimbi fra zero e cinque anni che soffrono di allergia a uno o più alimenti: cinquantamila non tollerano noci, nocciole e arachidi, circa ottantamila le uova, centomila sono allergici al latte vaccino. Il problema è in continua crescita, come segnalano gli esperti in occasione della Settimana Mondiale dell'Allergia Alimentare, dal 9 al 15 maggio. Negli ultimi dieci anni il numero dei bambini allergici è cresciuto del 20 per cento, mentre i ricoveri per shock anafilattico nella fascia fra 0 e 14 anni sono aumentati di sette volte e le visite ambulatoriali pediatriche per allergie alimentari sono triplicate. Il cibo è un pericolo per sempre più bambini e ragazzi. Circa 5000 bambini con meno di 5 anni sono a rischio di reazioni allergiche gravi che possono costar loro la vita, se vengono accidentalmente in contatto con gli alimenti proibiti; si stima che ogni anno nel nostro Paese siano circa 40 i morti per anafilassi, molti dei quali non riconosciuti come allergici.

"L'allergia alimentare, in particolare verso latte, uova e nocciole è la causa più frequente di shock anafilattico e spesso segna l'inizio dell'evoluzione verso altre malattie allergiche quali la rinite e l'asma - spiega Maria Antonella Muraro, responsabile del Centro dedicato allo Studio e alla Cura delle Allergie e delle Intolleranze Alimentari dell'Università di Padova (www.centroallergiealimentari.eu) - Sono in corso nel mondo sperimentazioni di possibili cure che vanno dalla desensibilizzazione per via orale o sublinguale ai preparati contenenti estratti derivati dalle erbe cinesi, fino alla realizzazione di veri e propri vaccini". L'allergia più frequente è quella al latte vaccino: non lo tollerano oltre 100mila bimbi fra zero e cinque anni, costretti a ricorrere a latti speciali molto costosi, spiega ancora Muraro.

Un grosso problema, perché se i piccoli non introducono un adeguato sostituto del latte vaccino possono andare incontro a gravi squilibri nutrizionali con una compromissione della crescita e vera e propria malnutrizione e un barattolo da 400 grammi di latte speciale per bambini allergici alle proteine del latte vaccino costa dai 20 ai 48 euro, informa Marcia Podestà, presidente di Food Allergy Italia (www.foodallergyitalia.org), che fa parte di una rete internazionale di 15 Associazioni di pazienti con allergie alimentari. La spesa mensile si aggira così in media sui 500 euro e per i primi due anni di vita, in cui tali latti sono indispensabili, le famiglie italiane spendono complessivamente oltre 50 milioni di euro ogni anno. in Italia solo Lombardia, Friuli e Sardegna coprono i costi dei latti speciali, che altrove sono totalmente a carico della famiglia". Pochissimi infine i ragazzi allergici che portano con se la penna salvavita con adrenalina: gratuita per i pazienti dal 2005, è tuttora impiegata poco o male in molte Regioni, soprattutto al Sud.

DA LATTE A NOCCIOLE, A QUANTI IL CIBO FA MALE - Latte prima di tutto, poi uova, noci e nocciole. Sono i cibi che provocano più allergie. Questi i numeri in Italia del fenomeno sempre più in crescita diffusi in occasione della settimana mondiale dell'Allergia Alimentare che parte domani.

- 40. Si stima che siano tanti ogni anno (200 negli Stati Uniti) i morti per crisi anafilattiche molti dei quali non riconosciuti come allergici.
- 40.000. Sono i piccoli che non tollerano grano, pomodoro, soia, crostacei, frutta e verdura
- 50.000.I bambini che non tollerano noci e arachidi.
- 80.000. Sono i bimbi allergici alle uova.
- 270mila. Sono i bimbi con meno di 5 anni che soffrono di allergie alimentari, 5000 sono a rischio di reazioni allergiche gravi che possono costar loro anche la vita.
- 100.000. Sono così in tanti a soffrire di allergia al latte vaccino, la piu0' frequente. Non lo tollerano oltre 100mila bimbi al di sotto dei 5 anni, costretti a ricorrere a latti speciali con una spesa complessiva per le famiglie di oltre 50 milioni di euro all'anno.
- 570.000. Sono gli under 18 soffrono di allergie alimentari: 270mila i bimbi tra 0 e 5 anni; 150mila i bimbi tra 5 e 10 anni e circa 150mila tra 10 e 18 anni.
- 1,5 milioni. Sono gli adulti allergici ad alimenti, pari al 3-4% della popolazione generale

Una nuova tecnica per il tumore al seno


Prevede un'unica dose di radioterapia durante l'intervento

Rivoluzione nella lotta al cancro al seno, con un'unica dose di radioterapia durante l'intervento chirurgico per asportare il tumore. Cio' evitera' alla paziente di sottoporsi al ciclo di radioterapia che di solito segue l'intervento e dura alcune settimane. A dare avallo a questa tecnica sono i risultati del primo studio internazionale sulla radioterapia intraoperatoria mirata condotto dalla University College London e a cui ha aderito anche il Centro 'Cro' di Aviano.

Contro cefalea capsula spara azoto


Il dispositivo presentato da Universita' di Los

Una puntura virtuale contro il mal di testa: l'ago e' diventato un flusso compresso d'azoto che in un decimo di secondo diffonde il farmaco. La medicina viene cosi' distribuita attraverso la pelle. E' l'ultimo ritrovato che aiutera' i pazienti con forme gravi di cefalea (come quella a grappolo) per combattere in modo piu' efficace il dolore con meno effetti collaterali. Il nuovo dispositivo presentato da Alan Rapoport della Ucla University di Los Angeles e' gia' in uso negli Stati Uniti.

Tumori: diagnosi da analisi del sangue


Stanno dando risultati positivi i primi test che permettono di fare la diagnosi di un tumore semplicemente con l'analisi del sangue. I dati sui tumori di seno e prostata sono stati presentati a Chicago durante il congresso della Asco. I test riescono a riconoscere il tumore a uno stadio precoce e si basano sulla possibilita' di identificare delle 'etichette molecolari' tipiche dei tumori sui frammenti di Dna rilasciati nel flusso sanguigno da cellule danneggiate o morenti.

domenica 6 giugno 2010

Cereali della prima colazione: sono davvero così salutari?


L’azienda alimentare Kellogg, conosciuta soprattutto per la produzione di cereali da prima colazione è stata nuovamente criticata dalla Food and Drug Administration statunitense, il massimo organismo di controllo sugli alimenti nella nazione americana, per aver fornito ai suoi consumatori informazioni falsate sull’apporto nutritivo di uno dei prodotti di punta dell’azienda, i Rice Crispies.
La pubblicità presente sulle confezioni sul fatto che questo sia un cibo salutare per i bambini non sarebbe scientificamente provata.

Da tempo i cereali sono tra gli alimenti più indicati e preferiti per la prima colazione, ma spesso i consumatori sono tratti in inganno su quanto essi in effetti siano salutari, soprattutto se si tratta di prodotti derivati dalla produzione industriale.

Uno studio pubblicato all’inizio di quest’anno e realizzato dal Rudd Center for Food Policy and Obesity presso la Yale University, aveva dimostrato che nei cereali confezionati industrialmente zuccheri (più 85%) e sodio (60%) sono presenti in misura superiore al necessario, mentre le fibre, ovvero l’apporto più salutare, sono ridotte di circa il 60%.

Senza contare la quantità superflua di calorie che questi prodotti potrebbero fornire.

A ciò si deve aggiungere che spesso le porzioni sono doppie rispetto al dovuto, il che fa sì che una colazione apparentemente salutare si trasforma in una pericolosa bomba calorica.

Allergie ed eccesso di igiene vanno poco d'accordo.


Le allergie sono diventate sempre più comuni, soprattutto nei paesi più sviluppati. Questo perchè ci siamo abituati a vivere in ambienti eccessivamente puliti.Infatti secondo Guy Delespesse della Facoltà di Medicina dell'Università di Montreal (Francia). Le allergie possono essere ereditarie o possono essere provocate dall'inquinamento atmosferico, dall'alimentazione, dallo stress e dal fumo. Ma negli ultimi anni potrebbe aver contribuito al loro aumento anche l'eccessiva pulizia e la mancanza di batteri nell'ambiente.
“Quanto più un bambino vive in un ambiente sterile”, ha detto Delespesse, “maggiore è il rischio che lui o lei sviluppino allergie o problemi immunitari”. Nel 2010 un bambino su 10 è asmatico e il tasso di mortalità legato a questo è aumentato del 28 % tra il 1980 e il 1994.
“Le regioni in cui le condizioni sanitarie sono rimaste stabili hanno mantenuto un livello costante di allergie e malattie infiammatorie. Allergie e altre malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1 e la sclerosi multipla, sono provocate dal nostro sistema immunitario che si rivolta contro di noi. Nel nostro apparato digerente i batteri sono essenziali e servono anche ad educare il nostro sistema immunitario. Gli insegnano a reagire alle sostanze esterne”.
Anche se l'igiene non riduce la nostra esposizione ai batteri nocivi, limita la nostra esposizione ai microrganismi benefici. Di conseguenza, la flora batterica del nostro apparato digerente non e così ricca e diversificata come invece dovrebbe essere. Secondo Delespesse, il consumo di alimenti probiotici, come lo yogurt, può contribuire a combattere il problema introducendo artificialmente dei batteri nel nostro organismo: “Non è un rimedio miracoloso, ma sono uno dei tanti elementi che migliorano la nostra dieta e la nostra salute”.

Staminali Da Membrana Amniotica Nuova Via Per Riparare Cuore


La capacita' delle cellule staminali mesenchimali umane derivate dalla membrana amniotica hanno capacita' superiori di convertirsi in cellule del muscolo cardiaco rispetto alle cellule mesenchimali ricavate dal midollo osseo o dal grasso. A sostenerlo e' uno studio della Keio University School of Medicine di Tokyo e pubblicato su Circulation Research, secondo cui questa nuova fonte di cellule staminali puo' riformare le cellule del muscolo cardiaco e contribuire a riparare i danni cardiaci meglio delle staminali finora utilizzate per lo stesso scopo. I primi risultati sono stati forniti da test condotti sui topi e hanno messo in evidenza che la funzionalita' cardiaca dei ratti sottoposti all'esperimento e' migliorata dal 34 al 39% due settimane dopo l'inizio del trattamento, e che le cellule cardiache ricreate con le staminali mesenchimali da membrana amniotica sono sopravvissute per piu' di 4 settimane senza essere rigettate anche senza l'uso di farmaci immunosoppressori

Studio, Test Sperimentale Delle Urine Per Individuare Autismo


Un test delle urine che costa circa 6 euro e' in grado di individuare il ''profilo chimico'' dei bambini malati di autismo. Lo hanno messo a punto i ricercatori dell'Imperial College di Londra e della University of South Australia in un articolo pubblicato sul Journal of Proteome Research. L'obiettivo e' somministrarlo ai bambini di soli sei mesi per prevedere la comparsa della malattia: mentre le cause dell'autismo rimangono un mistero, infatti, e' invece noto che un trattamento precoce e' in grado di alleviarne di molto i sintomi. La ricerca dimostra che e' possibile distinguere i bambini autistici da quelli non autistici guardando i sottoprodotti dei batteri intestinali e dei processi digestivi rilasciati nelle urine. I ricercatori hanno analizzato i campioni di urina di tre gruppi di bambini tra i 3 e i 9 anni: il primo gruppo era formato da 39 bambini a cui era stata gia' diagnosticata la malattia; del secondo gruppo facevano parte 28 bimbi sani con fratelli o sorelle affetti da autismo, mentre il terzo gruppo era formato da 34 bambini sani e senza casi di autismo in famiglia. Dall'analisi delle urine e' emerso che ognuno dei tre gruppi aveva una distinta impronta chimica: i bambini sani con fratelli autistici hanno fatto registrare un'impronta chimica diversa dai bimbi sani e senza fratelli autistici, e i bambini malati hanno messo in evidenza un'impronta chimica ulteriormente differente rispetto agli altri due gruppi. Gli studiosi vogliono ora testare la tecnica su un piu' ampio gruppo di bambini nei prossimi due anni. L'obiettivo e' avere la piena approvazione medica entro cinque anni.

Il caffé non risveglia ma integra una dipendenza


Crolla una certezza di sempre. Il caffé non rende piu' svegli. Dunque, contrariamente a quanto ritenuto in passato, la bevanda miracolosa del risveglio non risveglia un bel niente ma integra solo un sintomo di astinenza. E' quanto sostengono alcuni ricercatori dell'Universita' di Cardiff che hanno pubblicato la ricerca sulla rivista Neuropsychopharmacology. "Il nostro studio dimostra che non c'e' nessun effetto positivo nel consumo di caffeina - ha spiegato Peter Rogers, uno degli autori - anche se qualcuno si sente piu' attivo, al massimo viene riportato al livello degli altri".



La ricerca su 379 persone ha evidenziato che al mattino chi beve caffé non e' affatto piu' sveglio di chi non lo beve, ma ha bisogno della caffeina per arrivare allo stesso livello di attivita' degli altri. A questo risultato i ricercatori sono giunti privando di caffé per 16 ore i soggetti studiati, dando poi a meta' una dose di caffeina e all'altra meta' un placebo. I due gruppi hanno avuto risultati simili in alcuni test sull'attenzione e sulla memoria.

Olio di oliva contro la colite ulcerosa


Un costante e adeguato consumo di olio di oliva può prevenire lo sviluppo di questa malattia infiammatoria cronica che colpisce l'intestino



Un costante e adeguato consumo di olio di oliva può prevenire la colite ulcerosa: lo ha appurato una ricerca condotta da ricercatori della University of East Anglia, presentata alla Digestive Disease Week Conference in corso a New Orleans.

La colite ulcerosa - che ha una prevalenza di 60-70 casi per 100.000 abitanti - è una malattia infiammatoria cronica che colpisce l'intestino crasso provocando dolori addominale e diarrea, con perdite ematiche e mucose. A differenza del morbo di Chron, la colite ulcerosa interessa soltanto gli strati più superficiali del lume intestinale.

I ricercatori hanno preso in esame oltre 25.000 persone di età compresa fra i 40 e i 65 anni già arruolate nello studio EPIC (European Prospective Investigation into Diet and Cancer) durato dal 1993 al 1997, nessuno dei quali soffriva di colite ulcerosa al termine di quel periodo. I partecipanti allo studio tenevano un dettagliato diario delle loro abitudini alimentari.

Nel 2004, 22 partecipanti avevano sviluppato una colite ulcerosa. Confrontando le loro dieta con quella di quanti non avevano sviluppato la malattia i ricercatori hanno scoperto che quanti assumevano più elevati quantitativi di acido oleico avevano un rischio del 90 per cento inferiore di sviluppare la colite ulcerosa.

L'acido oleico è un grasso monoinsaturo presente in misura particolarmente elevata nell'olio di oliva.

"L'acido oleico sembra aiutare a prevenire lo sviluppo della colite ulcerosa bloccando i composti chimici che nell'intestino aggravano lo stato di infiammazione caratteristico della patologia", ha detto Andrew Hart, che ha presentato lo studio.

"Stimiamo che circa la metà dei casi di colite ulcerativa potrebbero venire evitati con l'assunzione di quantitativi maggiori di acido oleico. Due o tre cucchiai di olio di oliva al giorno potrebbero avere un effetto protettivo

Body scanner a rischi cancro


I body scanner che analizzano il corpo nuovamente sotto accusa I body scanner che analizzano il corpo nuovamente sotto accusa

Gli americani non si danno pace e ritornano a tuonare contro i body scanner negli aeroporti.
Secondo gli esperti dell’Università della California, infatti, le scansioni su tutto il corpo per mezzo delle radiazioni possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro.
Il dottor David Agard, biochimico presso l’Università della California a San Francisco (Usa), lancia un avvertimento: le scansioni complete del corpo fatte dai body scanner aeroportuali possono aumentare il rischio di cancro alla pelle, in particolare nei soggetti più sensibili come, per esempio, i bambini.
Perché a essere colpita in particolare sia proprio la pelle, gli scienziati americani lo spiegano asserendo che a differenza di altri tipi di scanner, le radiazioni emesse dai body scanner sono a bassa energia; questo significa che la maggior parte di questa si concentra sulla pelle e il tessuto sottostante.
Tutto ciò non sarebbe un problema se le radiazioni fossero distribuite su tutto il corpo diluendosi in qualche modo, ma la concentrazione a livello epidermico ne fa un potenziale elevato pericolo.
«Le radiazioni ionizzanti come i raggi X utilizzati in questi scanner sono in grado di indurre un danno cromosomico, che può condurre al cancro», ha commentato il dottor Agard.
Altro motivo di preoccupazione per gli scienziati sono gli eventuali difetti dei dispositivi, sia a livello meccanico che software, per cui possono sottoporre le persone a radiazioni incontrollate e in dosi maggiori, aumentando di fatto il rischio per la pelle. Allo stesso modo queste radiazioni potrebbero concentrarsi in un solo punto della pelle, concludono gli scienziati

Bibite gassate e denti

Una revisione di vari studi scientifici condotti nell'ultimo decennio conferma i danni causati dalle bibite gassate ai nostri denti a causa degli acidi in esse contenuti che corrodono lo smalto favorendo la carie.

La colpa è principalmente dell'acido citrico e fosforico, ingredienti base di lattine e bottiglie ad alto tasso di bollicine e gli studiosi sono giunti alla conclusione che le bibite gassate e zuccherate, oltre a essere responsabili dell'aumento di peso, danneggiano irrimediabilmente i denti.

In una di queste ricerche sono stati sottoposti a esame una ventina di marchi, inclusi quelli più famosi come Coca Cola, Pepsi, 7Up, nei quali venivano immerse, dopo averle pesate, porzioni di smalto da denti appena estratti.

Lo smalto dopo alcune ore aveva perduto oltre il 5% del suo peso. Nel test è stato misurato anche il grado di acidità che risultava molto basso con un range di pH tra 2,3 e 2,5.

I produttori di bibite hanno contestato il metodo con cui l'esperimento è stato condotto affermando che esso non fotografa la realtà. Ma c'è da dire che altre ricerche erano basate su evidenze cliniche oltre che di laboratorio.

Il grado di erosività dei soft drink è il risultato di una serie di varianti. Il peso maggiore è dell'acido citrico, ma anche il calcio e la soda contribuiscono a distruggere lo smalto.

Contro melanoma al bando lettini solari

Per l'oncologo Paolo Ascierto vanno vietati come il fumo

Lettini solari da bandire come il fumo: sono infatti tra i responsabili del piu' aggressivo tumore della pelle, il melanoma. L'appello e' dell'oncologo Paolo Ascierto, direttore dell' Unita' di oncologia medica e terapie innovative dell'Istituto nazionale tumori 'Pascale' di Napoli a margine del congresso a Chicago della Societa' americana di oncologia. ''I casi di melanoma in Italia sono in aumento e per questo e' importante puntare sulla prevenzione'', ha detto Ascierto.

Tumore al polmone, si' a nuove cure

Terapia approvata in Italia. E' alternativa alla chemioterapia

Approvata in Italia la prima terapia personalizzata per la forma di tumore del polmone chiamata 'non a piccole cellule' e in fase avanzata. Il bersaglio molecolare e' la mutazione di un gene, Egfr-Tk, che produce il 'carburante' che permette al tumore di svilupparsi. La molecola capace di contrastarne l'azione, 'gefitinib', rappresenta una concreta alternativa alla chemioterapia. Il tumore del polmone e' uno dei killer piu' diffusi nel mondo con 1,3 milioni di casi l'anno.

Un pancreas artificiale aiuta i diabetici

Grazie al dispositivo si può fare a meno dell'iniezione di insulina

Dagli Stati Uniti arriva la notizia del primo pancreas artificiale al mondo. Si tratta di un sistema in grado di controllare i livelli di glucosio nell'arco dell'intera giornata. Il dispositivo è stato realizzato dalla Boston University e presentato sulle pagine di Science traslational Medicine.
Al monitoraggio costante il sistema affianca una pompa che inietta insulina e glucagone, gli ormoni che regolano l'assorbimento degli zuccheri. Gli autori hanno spiegato: “questo è il primo studio che testa un pancreas artificiale usando sia insulina che glucagone su pazienti con diabete di tipo 1 e ha mostrato che è possibile controllare i livelli di zucchero nel sangue anche dopo un pasto ricco di carboidrati”.
A un risultato simile sono giunti anche alcuni ricercatori dell'Università di Cambridge in Gran Bretagna. Gli scienziati hanno testato un pancreas artificiale su
un gruppo di 17 pazienti fra i 5 e i 18 anni di età.
Sono pazienti in cui è del tutto assente l'ormone insulinico prodotto dalla ghiandola pancreatica, il che provoca il malfunzionamento della sintesi glicemica all'interno dell'organismo. Per tale motivo, è necessaria l'assunzione quotidiana di insulina dall'esterno.
Il nuovo dispositivo può essere indossato giorno e notte dal paziente, essendo collegato a un software che gestisce il rilascio dell'insulina nell'organismo in base all'analisi in tempo reale di un algoritmo che verifica a intervalli regolari la presenza di glicemia nel sangue. Il pancreas computerizzato interpreta i dati e comanda a una pompa di rilasciare la percentuale di insulina necessaria di volta in volta per la sopravvivenza del paziente.
Grazie all'invenzione, gli insulino-dipendenti potranno così evitare l'iniezione quotidiana. I ricercatori dell'Institute of Metabolic Science dell’Università di Cambridge, guidati dal dott. Roman Hovorska, ma dei quali fanno parte anche gli italiani Alessandra De Palma e Carlo Acerini, hanno verificato livelli apprezzabili di glicemia per gli utilizzatori del pancreas artificiale, anche dopo aver mangiato in maniera abbondante o dopo aver compiuto uno sforzo fisico, situazioni che nella maggior parte dei casi avrebbero portato a un'alterazione della presenza di glucosio, a un accumulo di insulina e al conseguente e inevitabile shock ipoglicemico.