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martedì 8 giugno 2010

Sangue sintetico, un passo verso l'uomo bionico


Dagli Usa la notizia di globuli rossi ricreati in laboratorio

Arriva il sangue del futuro. Come in un film di fantascienza, un gruppo di ricercatori americani dell'Università di Santa Barbara in California e dell'Università del Michigan ha annunciato la creazione in laboratorio di alcune cellule che riprodurrebbero le caratteristiche dei globuli rossi umani.
La conseguenza è un sangue sintetico in grado di trasportare ossigeno, principi attivi e coloranti di contrasto per consentire analisi radiografiche.
Proprio sul principale compito dei globuli rossi, vale a dire la “movimentazione” dell'ossigeno nell'organismo, si concentra la scoperta degli scienziati statunitensi, che hanno pubblicato i risultati ottenuti sulla prestigiosa rivista PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences.
Le cellule sintetiche sembrerebbero in grado di mantenere la propria capacità di trasportare ossigeno anche a distanza di giorni, secondo i test effettuati in laboratorio. Per creare i succedanei dei globuli rossi, i ricercatori hanno utilizzato particelle di forma sferica costituite da materiale biodegradabile e assolutamente atossico che prende il nome di acido co-glicoide polilattico.
Un altro processo chimico ha portato alla consueta forma a ciambella dei globuli rossi. Una volta assicurata la funzionalità della struttura esterna, gli scienziati hanno pensato al suo rivestimento con emoglobina e altre proteine, la cui presenza ha consentito alla nuova cellula di legarsi all'ossigeno. L'obiettivo dei ricercatori è quello di fornire ai medici globuli rossi artificiali in grado di trasportare farmaci rilasciandoli in maniera graduale e controllata oppure distribuire sostanze di contrasto che porterebbero vicino alla perfezione una serie di analisi come ad esempio la risonanza magnetica.
Come e più di altri casi, la prudenza è d'obbligo: non è infatti la prima volta che gli scienziati tentano di replicare in laboratorio le caratteristiche del sangue, ottenendo in principio qualche successo subito smentito tuttavia dai primi tentativi di sperimentazione. Occorrerà perciò una buona dose di pazienza prima che l'intuizione degli scienziati statunitensi si trasformi in applicazione pratica.

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