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martedì 2 agosto 2011

L’obesità dipenderebbe da un difetto presente nel cervello


L’obesità dipenderebbe da un difetto presente nel cervello. Infatti, secondo uno studio statunitense, la causa della patologia risiederebbe in un’alterazione di una proteina presente nel cervello. Generalmente, l’obesità viene ricollegata a problemi del metabolismo, sia primari sia correlati ad ulteriori patologie, come il diabete, l’ipercolesterolemia, o assunzione di alcuni farmaci.Invece dai risultati ottenuti la base del problema è da ricercare nel cervello. Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University di New York, guidati dal dottor Dongsheng Cai, professore associato del Dipartimento di Farmacologia Molecolare. Gli studiosi hanno scoperto che la proteina HIF, presente nell’ipotalamo, oltre a indurre la risposta all’ipossia (la carenza di ossigeno a livello dei tessuti attiva la proteina che ripristina i meccanismi metabolici cellulari importanti per la sopravvivenza), può essere attivata anche dal glucosio.


L’attivazione di tale proteina, da parte di quest’ultima sostanza, agisce su un gruppo di neuroni che induce l’espressione del gene POMC, importante per la sua funzione nel controllo dell’alimentazione e del peso corporeo. Secondo lo studio, pubblicato su PLoS Biology, alla base dell’obesità ci sarebbe proprio un difetto su questa proteina. Per poter ripristinare il corretto equilibrio tra apporto e dispendio energetico bisognerebbe agire su questa proteina. È uno studio innovativo ed importante che potrà apportare un contributo decisivo nel trattare la malattia.

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