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martedì 2 agosto 2011

Un microchip per analisi del sangue più rapide


Un’interessante novità arriva dalla Columbia University di New York, dove un’equipe di ricercatori guidata da Samuel Sia sta sperimentando un congegno definito mChip.

Stiamo parlando di un microchip in grado di effettuare analisi partendo da una sola goccia di sangue. Il dispositivo, dalla grandezza pari ad una carta di credito, è in grado di rinvenire anche infezioni quali sifilide ed HIV.

I primi test, effettuati in Rwanda hanno dato un’affidabilità del 95% per il virus dell’AIDS e del 76% per la sifilide. Risultati eccezionali soprattutto se si considera che il microchip è ancora in via di sperimentazione. Questo è poi accompagnato da un dispositivo in grado di estrapolare i dati racchiusi nel microchip, una specie di lettore grande quanto un cellulare. Il costo dell’mChip sarà di 1 dollaro, ne serviranno un centinaio per il decodificatore di dati.

La realizzazione di questo apparecchio è stata fortemente voluta per i motivi spiegati da Samuel Sia:

“L’idea è di creare una nuova grande classe di test diagnostici accessibili ai pazienti in qualsiasi luogo in tutto il mondo, piuttosto che costringerli ad andare in una clinica per prelevare il sangue e poi aspettare giorni per i risultati.”

Gli esperti sottolineano che le caratteristiche dell’mChip lo potrebbero rendere ideale per le analisi da eseguire nei paesi più poveri, il che risulta molto importante soprattutto per la diagnosi di HIV.

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